BENVENUTO NEL MIO BLOG
IN QUESTO SITO SONO INSERITI ALCUNI VIDEO E FOTO DELLE MIE OPERE E MOSTRE DI PITTURA AD OLIO, RECENTI E MENO RECENTI, SU ALCUNI QUADRI MI SOFFERMERO', DI TANTO IN TANTO, AD ILLUSTRARNE I CONTENUTI E LE TECNICHE ADOTTATE.
INSERIRO' INOLTRE QUALCHE APPUNTO TRATTO DAL MIO DIARIO E ALCUNI VIDEO DEI MIEI VIAGGI.
INSERIRO' INOLTRE QUALCHE APPUNTO TRATTO DAL MIO DIARIO E ALCUNI VIDEO DEI MIEI VIAGGI.
sabato 31 gennaio 2009
venerdì 30 gennaio 2009
mercoledì 28 gennaio 2009
lunedì 26 gennaio 2009
FATTI VERI , AMMALATI IN OSPEDALE - DI ILARIO MENEGALDO
FATTI VERI – AMMALATI IN OSPEDALE (prima parte)
Lunedì 12/01/2009 letto n. 25, reparto geriatria uomini dell’Ospedale. Il paziente ha entrambe le braccia legate al letto per impedirgli che si muova (probabilmente per evitare che si levi l’ago dei flebo), arriva la colazione, la struttura non si preoccupa di metterlo in condizioni di poter mangiare.
Lunedì 12/01/2009 letto n. 25, reparto geriatria uomini dell’Ospedale. Il paziente ha entrambe le braccia legate al letto per impedirgli che si muova (probabilmente per evitare che si levi l’ago dei flebo), arriva la colazione, la struttura non si preoccupa di metterlo in condizioni di poter mangiare.
Un cucchiaio o due è somministrato da una mano caritatevole che assiste un altro malato, poca cosa, per l’impossibilità della persona di muoversi e di deglutire correttamente. Nessun volontario con la targhetta sul camice si vede nella grande camera a sei letti. Poco dopo arrivano quelli della somministrazione pasti a raccogliere le scodelle e le posate con gli avanzi. Nessun controllo se il malato ha mangiato e, se era in grado di poter mangiare da solo, dei sei ricoverati, due, con l’aiuto di una persona che assiste un parente, hanno mangiato, per gli altri il cibo nelle tazze e le scodelle si presenta negli stessi livelli come quando è stato distribuito. Il paziente al n. 21 è da giorni che non mangia, il pasto gli viene consegnato regolarmente (nessun avviso o targa è appesa ai piedi del letto, quindi, si presume possa mangiare). Nessuno si preoccupa. La moglie che lo seguiva è da alcuni giorni assente. Sulla situazione viene informato un infermiere, il quale, dopo un po’ si presenta e chiede all’ammalato se vuol mangiare. Questi risponde di non aver appetito. L’infermiere non insiste e se ne va.
A pranzo la situazione è parzialmente migliorata perché arriva qualche familiare.
Un’infermiera risponde alla figlia del degente del n. 25 che insiste affinché il padre venga slegato. “Chi si assume la responsabilità?” Replica la figlia: “Slegatelo almeno finché sono qui io”. L’infermiera afferma che “la colazione, il pranzo e la cena, anche se allacciato viene somministrata dal personale “. Entrano delle infermiere con il medico, e, tutte le persone che assistono i malati escono ed entrano nella vicina sala d’aspetto. La figlia dell’ammalato del n. 25 viene informata, da una persona che assiste un ricoverato, che se vuole che il papà mangi deve prodigarsi ad assisterlo.
Il consiglio è preso per buono e al padre viene data un’assistenza continua diurna e anche notturna da parte dei sei figli.
Mi pongo allora quattro domande:
1° - Se per le carenze di personale o per qualsiasi altro motivo non è possibile dar da mangiare all’ammalato, non è più semplice evitare di mentire e far presente ai familiari che è indispensabile la loro assistenza durante i pasti?
2° - Rientra tra i compiti del personale somministrare i pasti ai degenti che non sono in grado di alimentarsi da soli e che non hanno sostegno da alcuno?
3° - I medicinali in compresse od altro che vengono posti sul comodino, è compito precipuo di chi assiste di farli prendere all’ammalato, come spesso viene chiesto (onde evitare che restino lì talvolta sino a sera)? O è un’incombenza che deve svolgere il personale dell’ospedale poiché è il solo a conoscere le direttive del medico?
3° - I medicinali in compresse od altro che vengono posti sul comodino, è compito precipuo di chi assiste di farli prendere all’ammalato, come spesso viene chiesto (onde evitare che restino lì talvolta sino a sera)? O è un’incombenza che deve svolgere il personale dell’ospedale poiché è il solo a conoscere le direttive del medico?
4° - Il parente, che ne ha titolo, ha diritto di conoscere dal medico, di volta in volta, quali sono i medicinali che vengono o si intendono somministrare e particolarmente quelli antidolorifici della categoria stupefacenti?
---------------------------------------------
---------------------------------------------
Questo è un appunto scritto nel mio diario durante l’assistenza di mio padre -103 anni compiuti- degente nel letto n. 22 e deceduto il 15/1 del corrente anno.
In seguito trascriverò nel mio blog altre note sulle carenze e le sofferenze nel rapporto umano che ho personalmente rilevato in tale difficile evento.
Questa testimonianza ha il solo scopo di rendere più sensibili gli operatori e i responsabili del Settore affinché i fatti e le situazioni esposte non si ripetano ai danni di altri ammalati che hanno la sola colpa di essere persone anziane non autosufficienti.
domenica 25 gennaio 2009
sabato 24 gennaio 2009
venerdì 23 gennaio 2009
mercoledì 21 gennaio 2009
lunedì 19 gennaio 2009
mercoledì 14 gennaio 2009
martedì 13 gennaio 2009
giovedì 8 gennaio 2009
martedì 6 gennaio 2009
domenica 4 gennaio 2009
Iscriviti a:
Post (Atom)