sabato 31 luglio 2010
giovedì 29 luglio 2010
mercoledì 28 luglio 2010
LA NUVOLA
Nel cielo c’è una grossa nuvola, disposta come un ombrello, con le sembianze che s’ispirano ad un insieme di spugne marine che si stanno lentamente gonfiando. Sopra di essa splende il sole che colora i suoi contorni di un giallo rossiccio e smagliante. Da alcune sue fenditure s’intravedono, come delle rette, spesse strisce bianche gassose. Il segno del recente passaggio di due aerei.
Sotto la fascia di proiezione del suo ombrello vi è un piccolo parco divertimenti con delle attrezzature ad aria compressa, illuminate da numerose luci ad intermittenza e scintillanti.
Numerosi bambini danno il meglio di se stessi nell’utilizzo dei giochi. Il gradimento è sicuro, si può misurare dall’intensità del loro vocio e dalle grida ed espressioni di gioia!
Lo scenario è notevole, si è realizzata, con molte analogie, una meravigliosa e perfetta simbiosi tra cielo e terra!
Scene analoghe si possono ripetere, l’importante è volerle vedere!
Ilario Menegaldo
Nel cielo c’è una grossa nuvola, disposta come un ombrello, con le sembianze che s’ispirano ad un insieme di spugne marine che si stanno lentamente gonfiando. Sopra di essa splende il sole che colora i suoi contorni di un giallo rossiccio e smagliante. Da alcune sue fenditure s’intravedono, come delle rette, spesse strisce bianche gassose. Il segno del recente passaggio di due aerei.
Sotto la fascia di proiezione del suo ombrello vi è un piccolo parco divertimenti con delle attrezzature ad aria compressa, illuminate da numerose luci ad intermittenza e scintillanti.
Numerosi bambini danno il meglio di se stessi nell’utilizzo dei giochi. Il gradimento è sicuro, si può misurare dall’intensità del loro vocio e dalle grida ed espressioni di gioia!
Lo scenario è notevole, si è realizzata, con molte analogie, una meravigliosa e perfetta simbiosi tra cielo e terra!
Scene analoghe si possono ripetere, l’importante è volerle vedere!
Ilario Menegaldo
martedì 27 luglio 2010
REMINISCENZE “I MURATORI D’UN TEMPO”
Alcuni datori di lavoro dell’edilizia (ovvero come li chiamavano: “gli impresari”) avevano un concetto molto labile dei diritti e doveri dei lavoratori. Registravano nel foglio presenze del libro paga, anche quando non pioveva, una giornata ogni tre di lavoro e, per economizzare nell’uso dei mezzi di trasporto dell’impresa (autocarri), facevano caricare, uno o, anche due sacchi di cemento, sul manubrio della bicicletta di ciascun operaio che doveva recarsi nel cantiere, che talvolta era distante dal punto di partenza anche di 20 Km..
domenica 25 luglio 2010
sabato 24 luglio 2010
mercoledì 21 luglio 2010
venerdì 16 luglio 2010
giovedì 15 luglio 2010
lunedì 12 luglio 2010
giovedì 8 luglio 2010
lunedì 5 luglio 2010
sabato 3 luglio 2010
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