BENVENUTO NEL MIO BLOG
IN QUESTO SITO SONO INSERITI ALCUNI VIDEO E FOTO DELLE MIE OPERE E MOSTRE DI PITTURA AD OLIO, RECENTI E MENO RECENTI, SU ALCUNI QUADRI MI SOFFERMERO', DI TANTO IN TANTO, AD ILLUSTRARNE I CONTENUTI E LE TECNICHE ADOTTATE.
INSERIRO' INOLTRE QUALCHE APPUNTO TRATTO DAL MIO DIARIO E ALCUNI VIDEO DEI MIEI VIAGGI.
INSERIRO' INOLTRE QUALCHE APPUNTO TRATTO DAL MIO DIARIO E ALCUNI VIDEO DEI MIEI VIAGGI.
giovedì 31 marzo 2011
martedì 29 marzo 2011
domenica 27 marzo 2011
sabato 26 marzo 2011
giovedì 24 marzo 2011
martedì 22 marzo 2011
lunedì 21 marzo 2011
venerdì 18 marzo 2011
martedì 15 marzo 2011
sabato 12 marzo 2011
I RISCHI DEL NUCLEARE
Il terremoto in Giappone di magnitudo 8.9 e gli tsunami di ieri (11/3/2011) hanno provocato diverse centinaia di morti. In seguito a tali eventi, a Fukushima (a 250 Km. da Tokyo), dove si trova una delle centrali nucleari del Giappone un’esplosione ha provocato il crollo della gabbia esterna di un reattore atomico ed è stato rilevato cesio radioattivo nei pressi dell’impianto. Alcune persone sono già state contaminate dalle radiazioni e, al momento, non si conosce la portata reale dei futuri rischi per la popolazione che gravita, per alcuni chilometri, attorno alla centrale. Le autorità giapponesi hanno inoltre decretato lo stato di emergenza in una seconda centrale quella di Onagawa, nella prefettura di Miyagi e da ultimo nella centrale Tokai2.
Qualche mese fa, alcuni giornali nazionali italiani, hanno informato di anomalie verificatesi in alcune centrali nucleari francesi, ancora in funzione e per le quali era già stata prevista, da qualche anno, la loro dismissione.
Dopo questi eventi ritengo doveroso riproporre, per aiutare ad evitare scelte imprudenti, una mia riflessione già pubblicato sul mio blog:
http://menegaldoilario.blogspot.com/2010/05/riflessioni-buon-senso-in-un-mondo.html nel maggio del 2010.
BUON SENSO IN UN MONDO A RISCHIO
Da qualche tempo si sta parlando, nel nostro paese, di un possibile ritorno al nucleare. Non si tiene conto dei referendum abrogativi del 1987, in cui fu “di fatto” sancito l’abbandono da parte dell’Italia del ricorso al nucleare come forma d’approvvigionamento energetico. Si giustifica l’inversione di tendenza per la maggiore sicurezza degli impianti, si parla di centrali nucleari di 3^ generazione (anche se sono superate da quelle di 4^ generazione in quanto sono in avanzata fase di sperimentazione e, pronte dopo il 2020) e dal fatto che gli Italiani nel referendum dissero “no” all’uso dell’atomo per produrre energia elettrica, impressionati dalle terribili conseguenze dell’incidente avvenuto l’anno prima nella centrale di Chernobyl, in Ucraina. Si aggiunge che in Europa e vicino al nostro paese ve ne sono numerose perciò il rischio sussisterebbe in ogni caso.
Per capire qual è la potenza nucleare installata in Europa si può consultare il sito: http://www.insc.anl.gov/pwrmaps/map/europe.php in cui vi sono rilevate anche le date dell’attivazione delle centrali e indicate quelle smesse. Dal 1984 la loro costruzione è diminuita. Il nucleare non sembra avere un gran futuro. Dopo il 2000 non ne risultano di nuove. Anche se una decina sono da alcuni anni in costruzione. Gli Stati Uniti, sull’argomento, sono fermi da molti anni.
Sussiste poi il problema del totale smantellamento, la rimozione e la decomposizione di strutture e componenti degli impianti nucleari. In Italia, ad esempio, dopo la chiusura, di molti anni fa, delle quattro centrali nucleari di: Trino Vercellese (Vercelli), Corso (Piacenza), Latina e Garigliano (Caserta), i rifiuti radioattivi sono custoditi, essenzialmente, nei pressi delle stesse centrali e il totale smantellamento non è ancora avvenuto. Non mi soffermo, per non dilungarmi troppo, sul risultato economico dell’operazione. Evidenzio solo che si dovrebbe tener conto del costo: degli impianti, della manutenzione, della gestione, del periodo di vita operativo, dei rischi per il personale di servizio e per i cittadini derivanti da eventuali incidenti, dalle scorie e dallo smantellamento delle strutture. Se il risultato fosse positivo, vanno valutate anche , con proiezioni nel futuro, le possibili conseguenze per l’ambiente in cui le centrali sono collocate e dove vive il cittadino.
La crescita delle energie rinnovabili nel mondo (fotovoltaico ed eolico) non è molto distante dal nucleare, il sorpasso potrebbe avvenire entro due tre anni, se vi è la volontà politica a muovere di più su questa via. Sarà, quindi, opportuno valutare, con dati scientifici e soprattutto con il buon senso, qual è la scelta migliore per noi, per i nostri figli e i nostri pronipoti.
Quanto riferirò di seguito ha lo scopo di dimostrare la vulnerabilità dell’uomo nelle situazioni in cui si è trovato incapace di agire nell’avverarsi di avvenimenti imprevedibili e, talvolta, ricorrenti causati dalla natura. Per quelli prevedibili l’intervento umano spesso è stato condizionato da interessi soggettivi sprezzanti di quelli oggettivi e, tutto ciò, ha causato gravi catastrofi.
Apprendo che in Niger, per l’uranio, vi sono acque contaminate per milioni d’anni, polveri sottili e abitanti a rischio leucemia, cancro e malattie respiratorie. Da tener presente che nel luogo opera un’azienda che costruisce centrali nucleari.
Dovremmo poi tener conto anche delle testate o bombe nucleari che molti ipotizzano presenti nel nostro territorio.
L’elemento sicurezza è esibito, in tutte i contesti di dibattito, per spiegare la necessità di certi interventi straordinari e di notevole portata.
Per onestà intellettuale, non possiamo affermare che tutte le situazioni anomale degli impianti possano essere tenute sotto controllo e non presentino rischi.
Osserviamone alcune:
Perdita di petrolio:
Di recente nel Golfo del Messico da una piattaforma petrolifera si è avuta una perdita che, con il passare del tempo, la quantità di petrolio sparsa in mare si è aggravata considerevolmente, riversando milioni di litri di greggio ogni ora. Nuove perdite sono state scoperte, nella colonna montante danneggiata della piattaforma petrolifera, affondata, dopo un’esplosione e un incendio, a 70 km dalle coste della Louisiana.
Con l’allarme maltempo e un mare in tempesta si sono rese quasi vane le protezioni approntate.
Se la colonna montante si dovesse deteriorare il flusso di petrolio potrebbe diventare incontrollato e liberare un volume di grandezza superiore a quello previsto. Da notare che la piattaforma petrolifera era di proprietà della più grande compagnia di trivellazioni off shore al mondo, quindi, essendo stata costruita da una società esperta, doveva essere più che sicura e non presentare problemi. Nella fattispecie il danno ecologico è inestimabile e non si sa quando si arginerà. Vi è emergenza in: Luisiana, Florida, Alabama e in Mississipi.
Miniera di carbone
In Siberia si è verificata un'esplosione in una miniera di carbone nella città di Mezhdurechensk, nella regione di Kemerovo con diversi morti.
Quando piove è emergenza
Le piogge insistenti, per la mancanza di adeguati interventi, mettono spesso in difficoltà interi paesi.
L’eruzione di un vulcano
A causa dell'eruzione del vulcano islandese sul ghiacciaio Eyjafjallajökull, che ha ripreso la propria attività è caos negli aeroporti. In Gran Bretagna, Irlanda e in altri Paesi dell’ Europa settentrionale è stata necessaria la chiusura dello spazio aereo (le ceneri vulcaniche rappresentano un grave rischio per i motori dei velivoli). L’uomo non può fare nulla se non quello di fermare i voli.
Frane
La Sicilia e la Calabria continuano inesorabilmente a sgretolarsi, edifici distrutti, allagamenti, ecc., le frane provocate dal maltempo mettono in grosse difficoltà le Regioni, e qui è mancato l’intervento preventivo per l’ambiente da parte delle strutture pubbliche.
Terremoto all’Aquila
All’Aquila il terremoto di magnitudo 5.8 pari all’ottavo-nono grado della scala Mercalli con epicentro a cinque chilometri di profondità ha provocato il crollo di case e la lesione di molti palazzi. Per alcuni edifici è stato peraltro usato materiale inadatto per far fronte al rischio sismico. Addirittura in alcuni fabbricati è stata utilizzata sabbia di mare per i calcestruzzi. Se fossero state rispettate le regole e vi fossero stati seri controlli, il danno e le perdite umane sarebbero state inesistenti o più contenute.
Molti altri casi potrebbero essere ancora enucleati come il terremoto nel sud del Pacifico che ha creato un Tsunami con onde gigantesche ed ha causato nelle isole Samoa e Tonga numerose morti e la distruzione delle abitazioni.
In sintesi, il mancato rispetto delle regole e l’assenza di controlli, ha permesso l’avvio di comportamenti soggettivi disinvolti, finalizzati unicamente al proprio tornaconto causando danni incalcolabili.
In atri casi, come si è visto, l’uomo è rimasto inerme contro la forza della natura. Pensate solo alla gravità di quanto sarebbe potuto succedere, se all’interno dei territori in cui si sono verificati i terribili eventi vi fosse stata anche una centrale nucleare.
E’ necessario bandire ogni autoritarismo, poichè in un "mondo a rischio", merita fiducia solo il buon senso, che ha rispetto dell’uomo e della natura. Nella fattispecie descritta cosa possiamo suggerire? E’ necessario riunire in fattiva collaborazione: tecnici, scienziati e forze politiche d’ogni pensiero, poiché l’interesse e, soprattutto l’esistenza dell’uomo, non ammettono differenze e contrasti. Si possono, solo in questo modo, trovare, più facilmente, le soluzioni idonee per la ricerca delle tecnologie più adatte per la produzione dell’energia e, dovremmo essere disponibili, se necessario, a rinunciare anche a qualcosa, pur di far funzionare la nostra società moderna, in modo il più possibile corretto, per la tutela dell’ambiente in cui viviamo.
Se nel mondo si fosse già incrementato il “plafond” delle energie alternative, aggiungendone anche di nuove, il recente disastro dell’ecosistema, provocato dalla fuoriuscita del petrolio come sopra ricordato, non avrebbe avuto motivo di accadere.
Ilario Menegaldo
Etichette:
centrali nucleari,
energia nucleare,
Fukushima,
Giappone,
ILARIO MENEGALDO,
Miyagi,
Onagawa,
riflessioni,
rischio nucleare,
terremoto,
tsunami
giovedì 10 marzo 2011
martedì 8 marzo 2011
sabato 5 marzo 2011
venerdì 4 marzo 2011
mercoledì 2 marzo 2011
Iscriviti a:
Post (Atom)