BENVENUTO NEL MIO BLOG
IN QUESTO SITO SONO INSERITI ALCUNI VIDEO E FOTO DELLE MIE OPERE E MOSTRE DI PITTURA AD OLIO, RECENTI E MENO RECENTI, SU ALCUNI QUADRI MI SOFFERMERO', DI TANTO IN TANTO, AD ILLUSTRARNE I CONTENUTI E LE TECNICHE ADOTTATE.
INSERIRO' INOLTRE QUALCHE APPUNTO TRATTO DAL MIO DIARIO E ALCUNI VIDEO DEI MIEI VIAGGI.
INSERIRO' INOLTRE QUALCHE APPUNTO TRATTO DAL MIO DIARIO E ALCUNI VIDEO DEI MIEI VIAGGI.
lunedì 25 luglio 2016
lunedì 18 luglio 2016
domenica 10 luglio 2016
TRISTE EPILOGO DI UN MERLO
Ero
in studio, al primo piano della mia residenza, quando dall’esterno, attraverso
la finestra chiusa, ho udito una fievole voce familiare che proveniva dal
giardino che, con insistenza, mi chiamava. Aperta la finestra, ho scorto Diana
che con un cenno mi invitava a scendere. Giunto sul posto mi faceva osservare che all’interno
di un cespuglio si sentiva, di tanto in tanto, uno strano fruscio. Fattomi largo, fra i rami, ricchi di cospicue foglie fresche
ho scoperto all’interno un vuoto, all’apparenza una cavità. In una delle fronde
vi era attorcigliato, ben saldo, un filo di nylon che si estendeva verso il
basso per trenta e/o quaranta centimetri.
All’altro capo, vi era legato a una zampa un merlo di un nero sgargiante.
Batteva, di tanto in tanto, le ali per rialzarsi e fuggire da quella
costrizione, cadendo subito dopo con la testa all’ingiù. Era stremato,
probabilmente era un po’ di tempo che era in quella posizione. Dopo aver preso,
dolcemente, in mano il merlo, ho
srotolato il filo di nylon dal ramo potendo così togliere il volatile dalla sua
infelice posizione. Aveva il cuore che batteva forte, forte. Ho cercato di
accarezzarlo e, con le parole, di rassicurarlo che presto sarebbe stato libero
di tornare là da dove era venuto. Con una forbicina ho iniziato a toglierli il
filo di nylon che era saldamente legato, con un nodo, a una zampa, tanto da
avergli inciso la carne. Il cuore gli batteva sempre più forte. Non sono
riuscito a completare l’operazione, all’improvviso il petto ha cessato di
battere e il merlo è rimasto, nelle mie mani aperte, immobile. Ho provato un forte
dispiacere e mi sono sentito quasi in colpa per non averlo liberato più rapidamente.
Il triste epilogo forse era oggetto di una ragazzata, o peggio e, più
deprecabile, l’opera di un adulto che con una rete ha provato a catturarlo. Azione
da biasimare e di monito per il futuro.
Iscriviti a:
Post (Atom)