BENVENUTO NEL MIO BLOG
IN QUESTO SITO SONO INSERITI ALCUNI VIDEO E FOTO DELLE MIE OPERE E MOSTRE DI PITTURA AD OLIO, RECENTI E MENO RECENTI, SU ALCUNI QUADRI MI SOFFERMERO', DI TANTO IN TANTO, AD ILLUSTRARNE I CONTENUTI E LE TECNICHE ADOTTATE.
INSERIRO' INOLTRE QUALCHE APPUNTO TRATTO DAL MIO DIARIO E ALCUNI VIDEO DEI MIEI VIAGGI.
INSERIRO' INOLTRE QUALCHE APPUNTO TRATTO DAL MIO DIARIO E ALCUNI VIDEO DEI MIEI VIAGGI.
giovedì 31 luglio 2008
mercoledì 30 luglio 2008
martedì 29 luglio 2008
lunedì 28 luglio 2008
domenica 27 luglio 2008
sabato 26 luglio 2008
venerdì 25 luglio 2008
giovedì 24 luglio 2008
CASE RURALI
“PAESAGGIO RURALE VENETO” - LA CASA RURALE
le opere esposte attinenti all’argomento riguardavano essenzialmente “La casa rurale”. Nell’occasione ho stampato e messo a disposizione dei visitatori un depliant con una riflessione che ritengo di offrire anche ai visitatori del mio blog.
Le case rustiche che restano in piedi nel Veneto (cospicue ancora come numero), oggi sono degli involucri vuoti, o riempiti con contenuti estranei, salvo rarissime eccezioni.
Semplicemente, manca loro tutto al di dentro e quasi tutto al di fuori. L’equilibrio sul quale si reggeva la loro presenza che pareva duraturo e inalterabile:
quasi eterno — è crollato di colpo, facendo sparire in brevissimo giro d’anni tutti i punti di riferimento. Così, per quanto ci sforziamo del contrario, dobbiamo ammettere che i fabbricati ai quali ci troviamo di fronte, sono elementi superstiti di un mondo tramontato: chiese, o meglio conventi, sconsacrati e adibiti ad uso profano, in mezzo a una cultura indifferente.
Ridotte a involucri superstiti e a elementi intrusi fra le strutture moderne, le case rurali mantengono un loro posto nel paesaggio, esercitandovi — a dispetto di tante superbie — una funzione umanizzante; talvolta anche riuscendo a rivendicare una propria autonomia, una zona di rispetto per quanto artificiale. La conservazione dell’elemento di architettura tradizionale opera come l’inclusione di qualche vecchio volume negli scaffali di una frivola libreria, richiamando venerabili dignità passate.
E’ vero che per ottenere l’effetto sono necessari amorosi riguardi, del tipo di quelli usati dal pittore. Si gira intorno all’edificio separandolo dal contesto, si evita quel dato sfondo, si nascondono pali, fili, tettoie di plastica, sbarre dipinte, cisterne di vetroresina, magazzini prefabbricati e prima di tutto gli automezzi. E’ una operazione patetica, contro la quale insorgono i sostenitori del realismo panoramico, ma che acquista molte indulgenze nell’animo dello spettatore consentendo — pur nella finzione — di far rivivere atmosfere o prospettive legittime altrimenti irriproducibili.
Quale realtà rivelano, quali drammi nascondono quei fabbricati patetici, quelle costruzioni decadute eppure, ai nostri occhi, non degradate? Valide come documento architettonico, le case rustiche sono il simulacro di se stesse in rapporto a ciò che hanno rappresentato, e il fascino attuale deriva loro piuttosto da ciò che sono state che da ciò che restano, cioè non dalla considerazione che hanno guadagnato, ma dalla vita che hanno perduto.
Le case rurali, oggi vuote, erano piene fino a ieri di presenze animate: erano “fuochi”, come si usava dire, ossia focolari ciascuno dei quali riuniva i membri di una vastissima famiglia.
Alcune restaurate o acconciate a regola d’arte vengono mantenute nel loro aspetto esteriore mentre all’interno vengono totalmente modificate ed adibite ad usi, magazzinaggio, ecc..
Le vecchie case rustiche restaurate per abitazione danno motivo di soddisfazione in quanto con esse vengono conservati nella loro parlante struttura architettonica testimonianze cariche di storia vissuta.
Non esiste comunque in quelle strutture l’organizzazione umana e materiale dell’antica vita contadina. L’ansia del conservare, di poter arrestare il processo in corso e restituire vita agli edifici non è altro che una illusione. Per salvare le case non c’è che di abitarle, ma abitarle vuol dire tradirne le vecchie funzioni.
Per tutto questo la casa rurale è entrata a far parte dei monumenti e quindi merita rispetto e tutela. Le case superstiti vanno quindi salvate fin che si è in tempo, in quanto fanno parte della storia. Una storia che ha dato i natali alla maggior parte dei Membri della nostra società.
mercoledì 23 luglio 2008
martedì 22 luglio 2008
domenica 20 luglio 2008
sabato 19 luglio 2008
giovedì 17 luglio 2008
mercoledì 16 luglio 2008
lunedì 14 luglio 2008
sabato 12 luglio 2008
venerdì 11 luglio 2008
giovedì 10 luglio 2008
mercoledì 9 luglio 2008
martedì 8 luglio 2008
lunedì 7 luglio 2008
ISTRANA - IMMAGINI DEL PASSATO
ISTRANA - ISTANTANEA DEL PASSATO: "LAVORO, CASA e CHIESA.
Il quadro (di pittura ad olio su tela di cm. 70 x cm. 50) raffigura quattro immagini del passato di Istrana (TV - Italia), virtualmente riprese dal mirino di una macchina fotografica, e rappresenta gli ambiti in cui si svolgeva essenzialmente la vita di gran parte della popolazione residente.
Il lavoro è illustrato:
- dalla vendemmia (produzione del vino);
- dal paesaggio campestre - coltivazione: dell'erba (per l'alimentazione del bestiame), del frumento, dei gelsi e del granoturco.
La casa è raffigurata:
- da una abitazione rurale di Istrana con il pozzo (elementi superstiti di un mondo tramontato pur tuttavia testimonianze di storia vissuta).
La chiesa (centro di vita religiosa) è raffigurata nel contesto:
- dalla chiesetta di Villa Lattes (attualmente di proprietà comunale).
domenica 6 luglio 2008
CHIESETTA DI VILLA BRAIDA
sabato 5 luglio 2008
venerdì 4 luglio 2008
giovedì 3 luglio 2008
mercoledì 2 luglio 2008
martedì 1 luglio 2008
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