Oggi 18/4/2010 è stata una giornata speciale.
L’ippodromo è stato aperto ai numerosi bambini delle scuole materne e delle prime classi elementari. Entrando dal cancello principale, si sentiva un forte e continuo vocio proveniente: dalle stalle, dai recinti dei cavalli e dal circuito adibito alle corse di competizione. Su un caratteristico carretto, trainato da un robusto cavallo, salivano ad ogni giro di pista, alternandosi, una quindicina di bambini. Il loro volto esprimeva gioia e, nello stesso tempo, meraviglia. Quando venivano fatti salire sui pony o sopra a degli slanciati cavalli, o sul calesse, la loro espressione diventava seria, quasi a voler dimostrare l’importanza dell’impresa e, una volta superata la prova, s’intrattenevano con i coetanei e, subito dopo, con i genitori, quasi per aver la conferma della loro efficace azione appena compiuta. I loro volti non si ritraevano davanti alle numerose macchine fotografiche e, come piccoli attori davano la parvenza di aver eseguito una rappresentazione.
Altri, un po’ più grandi, si esibivano in un circuito, con due cavalli, effettuando, con l’accompagnamento di una musica, degli esercizi, per dimostrare ai presenti, i loro apprendimenti acquisiti in precedenti lezioni d’equitazione. Attirando così l’attenzione interessata di molti bambini e il desiderio eloquente di quest’ultimi di poter fare altrettanto.
Un animatore ha erudito un folto numero di piccoli, sulle modalità di alimentazione e cura del cavallo, sulla sua struttura, soffermandosi anche sui comportamenti che questo assume in situazioni che derogano dalle abitudini. I bambini, seguivano con interesse le spiegazioni, e rispondevano puntualmente alle domande loro rivolte. La voglia di accarezzare il cavallo è stata appagata non appena l’addetto, dopo le dovute avvertenze, l’ha permesso. I cavalli e i bambini sembravano in perfetta simbiosi.
Più in la, appiccicati al muro che limita la tribuna coperta, vi erano numerosi disegni, sul tema delle corse e del cavallo, che i giovanissimi artisti avevano con la loro fantasia ben rappresentato. Ci tenevano molto che fossero esposti, così da poterli far vedere a tutti. Correvano qua e la per indicare quale dei disegni era il loro.
Giunta l’ora di pranzo. Dopo aver effettuato alcune corse nell’ampio spazio dell’ippodromo e aver bevuto uno yogurt, hanno concluso l’interessante esperienza. Verso l’uscita hanno espresso inconsciamente, girandosi più volte, il desiderio, nascosto nel cuore, di poter rivedere i meravigliosi animali, ormai considerati loro amici.
Ilario Menegaldo
Nessun commento:
Posta un commento