Occupava uno spazioso e soleggiato appartamento, ammobiliato, al primo piano di un palazzo, in buone condizioni, alla periferia della città. Nella breve visita, quasi per rafforzare l'amicizia, nata in una sofferta circostanza, fra le degenze dell’ospedale, ci ha fatto visitare tutti gli spazi della casa, evidenziando per ognuno, i mobili di proprietà e quelli inclusi nel contratto di locazione. Non aveva molto da offrire. Un bicchiere d’acqua di rubinetto. Più che sufficiente, per averci profuso, con le sue dolci parole, che scaturivano dal cuore, una grande speranza di futuro, quell’ avvenire che, per lei, forse, era alquanto incerto.
Ilario Menegaldo
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