Ero seduto in macchina, in un luogo di sosta adiacente al marciapiede. Aspettavo mia moglie che acquistasse il pane nel vicino supermercato. Osservavo i passanti che passavano alla mia destra e quelli della banchina opposta. Ad un certo punto due ragazzi, un maschio ed una femmina, di bell’aspetto e di buon portamento, di circa dieci, dodici anni, camminavano, accostati, verso la mia postazione. Dovevano essere due fratelli tanto si somigliavano. La ragazzina teneva a guinzaglio un cane, un cocker, di color marrone. Ad un certo punto dal negozio è uscita una signora molto anziana con una grossa e voluminosa sporta, con dentro delle bottiglie d’acqua. Si è fermata, ed ha cominciato, forse per bilanciare il peso, a trasferirne alcune in una borsa vuota che aveva con se. Il giovinetto, alzando lo sguardo si è accorto dell’azione. Di corsa ha percorso per qualche metro il marciapiede e, poi, ha attraversato la strada dirigendosi verso la donna. A gran voce ha esclamato: “Nonna aspetta che ti aiuto a sorreggerla”! La Signora con un gran sorriso ha ringraziato e completato il trasferimento delle bottiglie, senza cedere alle insistenze del fanciullo. Con una borsa per mano, un po’ affaticata, ha continuato il suo tragitto. Di tanto in tanto volgeva la testa, per guardare il ragazzo che la seguiva e, dal suo volto traspariva un’espressione felice.
Come si evince dalla scena il ragazzo ha dimostrato di conoscere i valori della vita che in questa situazione si sono svelati. La donna è stata talmente compiaciuta dal gesto ed ha preferito di non avvalersi dell’aiuto del giovinetto. I piccoli gesti formano un grande uomo!
Ilario Menegaldo
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